Tuesday, December 04, 2007

Stefania Roncari



Una e-mail di Stefania con "due righe" sul mio poemetto come a beato confine, che vi giro:




"Sicuramente conosci Plotino (ti piace?), io lo amo moltissimo, è molto interessante questo molteplice essente-assente (questo io che si sottrae si elimina in mille altre presenze oscure, diverse.. ) e come dice anche un mio verso: 'ogni individuazione è una perdita'... non c'è soggetto vero che non sia una fioritura molteplice di senso e direzione, come se l'io (in francese due modi per dirlo: je e moi) e tutto il processo d'individuazione (e sparizione, io aggiungo) che ne è nato, fosse pensabile solo per continuo scarto, sottrazione, dislocazione, frantumazione, non come dispersione o perdita, ma come ricchezza dei molteplici stati dell'essere (come ci ha ben spiegato René Guénon col suo straordinario saggio: Les états multiples de l'etre...)"



Devo dire che Plotino mi piace, proprio perché è forse il primo a tentare di pensare il finito in quanto tale.